Tengo sapeva che il tempo può procedere assumendo forme contorte. Il tempo in sé dovrebbe avere una struttura uniforme ma, una volta consumato, si deforma. Un periodo di tempo può essere terribilmente pesante e lungo, e un altro leggero e breve. E a volte il prima e il dopo si invertono e nei casi peggiori scompaiono del tutto. Capita pure che vi si aggiungano cose che non dovrebbero farne parte. Forse le persone, regolando il tempo in modo così arbitrario, regolano anche il significato della propria esistenza.
Grazie all’espansione del cervello, l’uomo ha acquisito il senso della temporalità, ma ha imparato anche il metodo per modificarlo e regolarlo. Mentre consuma senza sosta il tempo, l’uomo parallelamente riproduce senza sosta quello manipolato dalla sua coscienza. E’ un lavoro non comune. Se il cervello consuma il 40 per cento delle energie totali del corpo, non è quindi poi tanto strano.
— Murakami Haruki, 1Q84